domanda sui libri

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Re: domanda sui libri

Messagepar trismegisto » Jeu Nov 18, 2010 7:18 pm

Ciao scusa se ti scrivo,
Ho visto che hai letto il libro l'iniziato di Hedsel, sono molti anni che lo cerco l'hai acquistato su internet o in una libreria?

Grazie.
T.
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Re: domanda sui libri

Messagepar principe canaglia » Jeu Nov 18, 2010 9:27 pm

Il Ricordo di Sé.
Non è facile parlare del ricordo di sè, poiché nella sua forma più alta è un processo non verbale. E' un'idea che fino al ventesimo secolo non era effettivamente apparsa col suo nome.
Tutti abbiamo fatto l'esperienza di ricordare noi stessi prima di trovare il sistema, ma non sapevamo come definirla e soprattutto non ne riconoscevamo il valore. Mentre uno ricorda se stesso, sta nel contempo creando il proprio sé, creando un corpo astrale. le nostre vite si compongono di tanti momenti ordinari, tanti comuni miracoli. Gran parte del ricordo di sé consiste nel riconoscere ciò che di sublime vi è nell'ordinario. Dobbiamo ricordarci di apprezzare la natura semplice, non declamata del ricordo di sé. E' Il contrario della vita, che a gran voce reclama la nostra attenzione indivisa.
Ouspensky disse che non è possibile arrivare a conoscere da soli la propria condizione; occorre che ci venga insegnato. Bisogna essere guidati a comprendere che il significato nascosto della vita sulla terra è la creazione di un'anima attraverso l'instancabile processo del ricordo di sé.
Quando si vuole conservare un istante, c'è sempre il contributo del caso a rendere il tempo più prezioso! Hi! Hi! Hi
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per trismegisto

Messagepar Caffèlatte » Ven Nov 19, 2010 12:09 am

Ciao!!
sì ho letto "l'iniziato"
purtroppo non è più stato ristampato.
lo si trova solo più nelle biblioteche... e non in tutte. ma credo che in quelle delle città un po' più grandi ci sia!

in bocca al lupo
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Re: domanda sui libri

Messagepar trismegisto » Ven Nov 19, 2010 1:10 am

Grazie,
mi hanno detto che è un libro sapienziale e magico...ma ne possiedi una copia?
se si lo venederesti? il prezzo puoi farlo tu....

T.
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a trsmegisto

Messagepar Caffèlatte » Ven Nov 19, 2010 9:11 pm

Ciao Trismegisto!
Mi è stata regalata una copia personale di un iniziato.
non potrei mai venderla... non riesco a vendere la mia terza copia de "il gattopardo" figurati "l'iniziato". no, mi dispiace.

Io, informandomi qualche mese fa, ho scoperto che la libreria esoterica Arethusa di Torino sta tentando di comprare i diritti del libro per poterlo ristampare... chissà che un giorno...
Nel frattempo il mio consiglio è di cercare in qualche biblioteca... meglio leggere una copia pubblica ma averla letta che non averla letta affatto!!! no?

Confermo ciò che ti è stato detto su quel libro. Per questo penso valga la pena avere anche se per poco una copia "pubblica"... pur di leggerlo!
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Re: domanda sui libri

Messagepar Caffèlatte » Ven Nov 19, 2010 11:12 pm

Il Ricordo di Sé.
Non è facile parlare del ricordo di sè, poiché nella sua forma più alta è un processo non verbale. E' un'idea che fino al ventesimo secolo non era effettivamente apparsa col suo nome.
Tutti abbiamo fatto l'esperienza di ricordare noi stessi prima di trovare il sistema, ma non sapevamo come definirla e soprattutto non ne riconoscevamo il valore. Mentre uno ricorda se stesso, sta nel contempo creando il proprio sé, creando un corpo astrale. le nostre vite si compongono di tanti momenti ordinari, tanti comuni miracoli. Gran parte del ricordo di sé consiste nel riconoscere ciò che di sublime vi è nell'ordinario. Dobbiamo ricordarci di apprezzare la natura semplice, non declamata del ricordo di sé. E' Il contrario della vita, che a gran voce reclama la nostra attenzione indivisa.
Ouspensky disse che non è possibile arrivare a conoscere da soli la propria condizione; occorre che ci venga insegnato. Bisogna essere guidati a comprendere che il significato nascosto della vita sulla terra è la creazione di un'anima attraverso l'instancabile processo del ricordo di sé.

Caro Principe (azzurro?) solo ora trovo tempo per leggere lentamente e cercando di comprendere.
Mi sono soffermata più volte sulla tua frase: "Mentre uno ricorda se stesso, sta nel contempo creando il proprio sé, creando un corpo astrale." In che senso e in che modo il ricordare, il ripercorrere il sè porta alla composizione di un corpo astrale?
Ultimamente ho cominciato un percorso di psicodramma di gruppo. Ero scettica all'inizio ma proprio lunedì mi è successo di essere io a proporre una scena da interpretare. Era un ricordo a cui io davo scarsa importanza ma RIviverlo e soprattutto osservarmi dalle posizioni che gli altri occupavano è stato... illuminante, e soprattutto ha "consoliodato" un pezzetto infinitesimale di me, una goccia nel mare, certo ma... pur sempre un segno.
Non so se fosse questo quello che intendevi, ma leggendo le tue parole è stato questo a cui ho pensato... oltre alla via del Matto.

un'altra frase bellissima è stata l'ultima: "Ouspensky disse che non è possibile arrivare a conoscere da soli la propria condizione; occorre che ci venga insegnato. Bisogna essere guidati a comprendere che il significato nascosto della vita sulla terra è la creazione di un'anima attraverso l'instancabile processo del ricordo di sé."
Ci deve essere insegnato, bisogna essere guidati... io spero di avere la fortuna di incontrare per la mia via una persona saggia e intelligente, sensibile e di cui mi possa fidare che si prenda quest'onere immenso di insegnare, insegnarmi un modo per specchiarmi, finalmente, e da lì ricordare e costruire. Spero che gli Arcani mi aiutino a fondo a specchiarmi, a leggermi ... anche tra le righe, a vedere quello che io stessa non so vedere (non per pigrezza ma... si dice che ognuno veda ciò che conosce... io non conoscendo non posso vedere... con questo spero le carte mi indichino cosa guardare e a conoscerlo e/o riconoscerlo)

buona notte e... buona colazione!
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Re: domanda sui libri

Messagepar trismegisto » Ven Nov 19, 2010 11:31 pm

Grazie lo stesso,

Cercherò come dici tu in una biblioteca, sono troppo curioso di leggerlo me ne hanno parlato troppo.

Poi è magico, chi te lo ha regalato voleva aiutarti a esaudire tutti i tuoi desideri quindi teneva a te in una maniera incredibile. Era un tuo parente? è ancora in vita?

Scusa la curiosità ma non avrei mai pensato che qualcuno potessere regalare un libro così importante.

T.
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Re: domanda sui libri

Messagepar Caffèlatte » Ven Nov 19, 2010 11:58 pm

No, non è un mio parente ed è ancora in vita ed in piena salute.
Io e questa persona siamo state l'una la guida dell'altro. Inconsapevolmente. Lui era quello adulto, quello acculturato, all'inizio sembrava fosse lui la mia guida, ma poi, un giorno, un'avvenimento ci ha fatto capire che io portavo per lui un messaggio quasi vitale... forse grazie alla mia sensibilità (di cui non ho nessun merito). Da quel giorno ciò che gli è stato "detto" attraverso me gli ha dato la forza di dare una svolta alla sua vita, e io mi auguro che lui continui per la strada che gli è stata indicata, con perseveranza. tutto questo è avvenuto DOPO, pochissime ore dopo il suo dono!
Lui vede, ha visto, in me molti doni, capacità che io non sospetto. Sta a me ora tirarli fuori (se è vero che ci sono) e coltivarli.

Io non ho letto il volume de "l'iniziato" che mi è stato regalato. Avevo sentito parlare di questo libro.. mi era stato consigliato ma... un po' di sfuggita, un po' con sufficenza... un giorno in biblioteca l'ho trovato, mi è saltato agli occhi. era anche fuori posto, non era quella la sua sezione! l'ho letto... e una settimana dopo aver finito questo volume preso in prestito mi è arrivato in dono il volume che prima era di questa persona ora molto importante.

non avere fretta, cercalo, certo ma, stai tranquillo, lo troverai! anzi, se l'ho capito un po' sarà lui a trovare te!

p.s. mi è successo qualcosa di vagamente simile con "la via dei tarocchi" di Jodorowsky. un'altra storia curiosa mi lega a questo libro!!
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Re: domanda sui libri

Messagepar principe canaglia » Sam Nov 20, 2010 9:15 am

Brava, la mia colazione è stata Caffèlatte, che non bevo ma assorbo!
Sono costretto a rinunciare alla Bike per "colpa del governo" così provo a "realizzare" un sabato mattina.

"Una rosa, anche chiamata con un'altro nome, avrebbe lo stesso profumo soave"(William Shakespeare).
La mente formatoria cerca di ridurre un'argomento a un'affermazione onnicomprensiva. Desidera una definizione del ricordo di sé come se i propri centri superiori fossero un'esperienza limitata, ma il ricordo di sè è molto sfaccettato. Gustare il vino, guardare i fiori, ascoltare la musica. E' Strano che sia sempre così a portata di mano, benchè assuma molte forme. E' Considerazione esterna, non identificazione, non espressione di emozioni negative, sofferenza volontaria e, soprattutto trasformazione della sofferenza. Ogniuna di queste esperienze rappresenta una sfumatura del ricordo di sé. Il proprio sé può anche essere evocato in momenti di pericolo o di fronte a grande bellezza.
Un modo per scoprire cosa sia il ricordo di sé è scoprire cosa non lo è. Omar Khayyam disse: "una cosa è certa ...il resto è menzogna". Il ricordo di sé è l'eterna verità che con maestria affronta l'eterna bugia. Ouspensky osservò che siamo abituati all'irreale. Gurdjieff intitolò una delle sue ultime opere La vita è reale solo quando "IO sono". Per noi e per lui, ciò significa che la vita è reale solo quando si ricorda se stessi.
Il ricordo di sé non procede per inerzia occorre fare degli sforzi, momento dopo momento. Non si può trovare la via d'uscita parlando, mangiando, ridendo o piangendo; ma si può trovare ricordando. Ricorda te stesso un poco per volta.
Se stai ricordando te stesso senza che gli altri se ne accorgano, vuol dire che lo stai facendo con successo. Se la falsa personalità recita come fosse ricordo di sé, stai svalorizzando te stesso.

....Dante Alighieri disse che una scintilla può divampare in una grande fiamma. Il metodo da usare è il ricordo di sé.
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Re: domanda sui libri

Messagepar trismegisto » Sam Nov 20, 2010 9:20 am

Che bella storia!
leggendoti mi viene in mente una cosa che ho letto sui rossacroce (o rosacroce) non mi ricordo come si scrive, comunque sembra che loro si possano innamorare una volta solo in tutte le loro vite e la persona amata non possa piu' ammalarsi (o diventi immortale non ricordo). Cioe' riescono a donare una felicita' immensa alla persona che riescono ad amare per l'eternita'.
se vuoi cerco dove l'ho letto e' molto bello da leggere.
T.
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Rosacroce

Messagepar Caffèlatte » Sam Nov 20, 2010 12:02 pm

Si scrive Rosacroce. Il simbolo è costituito da una croce latina trilobata sui quattro estremi, simbolo del corpo fisico dell'uomo, e da una rosa al centro, sull'intersezione delle due braccia della croce. La rosa è invece simbolo dello spirituale, dell'anima. I giardini monastici medievali vedevano tra gli orti (materia/fisico) e nei nei "giardini dei semplici" la coltivazione di rose, simbolo di Maria, e a ricordare il nutrimento e il potere dello spirito (l'ho semplificata parecchio ma non è questo il luogo per dilungarmi sulla storia dei giardini!! ...ma se ti interessa chiedi pure!). Così, forse, ti aiuterà a ricordare! Questi sono i miei trucchetti: cerco delle associazioni o delle storielle per ricordare delle nozioni... sempre che poi non dimentichi pure quelle!!

Mentre cerchi (senza affanno) il nostro ormai caro Hedsel ti consiglio di cominciare a leggere "l'iniziazione" di Stainer; un libro, come dire... pragmatico!!

Non conoscevo questa leggenda dei Rosacroce. Se ti capita di trovare la fonte sarei felice di leggere il pezzo!

Grazie Trismegisto

Buona giornata
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Re: domanda sui libri

Messagepar Caffèlatte » Sam Nov 20, 2010 12:31 pm

Cara Canaglia...
spero l'assorbimento di Caffèlatte stamattina non sia stato indigesto ma mediamente piacevole, forse appena tiepido (visto le temperature pedemontane!) ma comunque "frizzante".

Anche io stamattina rinuncio alla passeggiata in sella alla mia bianca Virginia Bianchi, costruita a Villanova Mondovì!! ...come te per "colpa del governo" ... che qui a torino si sta impegnando parecchio. Il mio destriero su ruote non è neppure con me, ho dovuto abbandonarlo nel centro storico ieri e sono ansiosa che il governo smetta di applicarsi per andare a vedere se sta bene (se è intera) per poi riportarla a casa. é così bella, spero non le sia successo nulla.

Non mi vergogno a esprimere la difficoltà che accuso nel leggere e COMPRENDERE le tue parole, il mio errore sta nel voler applicare a tutti i costi ciò che mi viene comunicatop a qualcosa di pratico, ad un atto con uno spazio, un tempo, delle energie spese e magari pure una formula univoca e universale da applicare (così sì che le cose sarebbero semplici!! dovrebbero inventare il ricettario esoterico... ma forse poi non sarebbe tanto esoterico, no!? :) ho detto la stupidaggine del giorno, ho finito i bonus per oggi!)
come sempre però rimangono eco di frasi, una di queste è (ti cito, come sempre): "Il proprio sé può anche essere evocato in momenti di pericolo o di fronte a grande bellezza."
Non sto qui a raccontare ciò che ho potuto vivere in prima persona nei momenti di pericolo... ma posso dire cosa mi è venuto in mente (come associazione) all'espressione "di fronte a grande bellezza" : Stendhal. Credo conoscerai la così detta sindrome di Stendhal. Io non ho patito varie volte e a piccole dosi mi succede quasi quotidianamente... sotto viali alberati e colorati, davanti a letture, paesaggi, immagini, fotografie, suoni, sorrisi... a volte vengo presa inspiegabilmente da questo dolore profondo eppure estremamente benefico, a volte leggero a volte meno di fronte alle cose più quotidiane, invece violentissimo, incontrollabile, catartico, straziante davanti a grandi opere d'arte (arte nella sua accezione più vasta).
Il ricordo di sé può avvenire in questi casi? Mi sto avvicinando al significato?
E un'altra cosa: questo "ricordarSI" e tutto ciò che ne deriva, è valido nella messa in discussione di sè stessi o è un'alta accettazione senza discriminazioni? perchè se è così, se è un'accettazione di sè, allora come si può migliorare, migliorarSI?

Devo proprio leggere di questi due signori di cui spesso mi parli... solo che ho sempre così poco tempo e gli esami e la tesi devono avere sempre la precedenza... ma sono così curiosa. UFF!
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Re: domanda sui libri

Messagepar principe canaglia » Sam Nov 20, 2010 1:14 pm

Sei forse ad una delle tue ultime reincanazioni prima dell'illuminazione!? Sei molto precoce, così giovane e così saggia, mi accarezzi l'anima ogni volta, grazie.
Non credo sia necessario dei chiarimenti puntuali alle tue domande, hai già capito che La risposta è la Domanda!
Spero di intrattenerti ancora con i miei "pistolotti", credo servino a te come suggerimenti ed a me come ripasso, spesso si legge senza studiare!
Un caro saluto, da una canaglia che cerca di redimersi!
Hi! Hi! Hi!
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Re: domanda sui libri

Messagepar trismegisto » Sam Nov 20, 2010 2:15 pm

Grazie ancora C.

Sei stata molto gentile e paziente a spiegarmi bene i Rosacroce, non sapevo dei giardini e appena posso andrò a comprare il libro che mi hai consigliato.

Allora la leggenda l'avevo letta su un libro che mi aveva prestato un mio amico, il titolo non lo ricordo con precisione (forse Praga Magica) ma appena rivedo il mio amico me lo faccio prestare.
Ripensandoci la leggenda diceva che solo chi poteva vedere un Rosacroce piangere (o bagnata dalle sue lacrime non ricordo) poteva amarlo ed essere amata per l'eternità, l'amore l'avrebbe guarita da tutti i mali sia fisici che dell'anima. Insomma qualcosa del genere, non mi ricordo bene a proposito delle lacrime ma ricordo la parola taumaturgica e che le lacrime della croce nutrono la rosa e la fanno riofirire.

Non so perchè ma quando ho letto la tua storia ho pensato subito alla leggenda. Scusami ancora se sono impreciso ma l'ho letto 3 anni fa.

T.
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Messagepar Caffèlatte » Sam Nov 20, 2010 8:09 pm

grazie.
ora che so dell'esistenza di questa leggenda mi informerò! esistono moltissimi libri sui rosacroce... prima poi arriverà ai miei occhi!!!

tienimi aggiornata: dimmi poi cosa ne pensi del libro anelato!
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