L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Ponete qui tutto quello che desiderate, eccetto i tiraggi di Tarocchi, nella misura in cui i vostri argomenti sono in rapporto diretto con i Tarocchi.

L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda orfeo » mar set 14, 2010 1:11 pm

tarocchi sono nati in Egitto? Sono mutuati dalla filosofia ebraica? Oppure sono stai gli arabi a portarli in Europa? Forse i Gitani,che li avevano conosciuti in india o portati in Europa dalla lontana cina? Forse sono nati nel nord Italia o nel sud della francia?, molte le teorie,i teoremi,le pseude verità le ipotesi che riempiono le pagine di molti libri sull’argomento,ma come accade in altre discipline a volte la verità e molto meno romantica,suggestiva e mistica di quello che si possa pensare, analizzando quello che la storia ci ha lasciato in modo freddo e privo di suggestione forse scopriremo la verità, meno suggestiva forse ma che nulla toglierà al fascino che i tarocchi esercitano.
3000 A.C. FINO AL 1300 D.C.
EGITTO: non esistono testi,pitture,papiri,sculture che si possano relazionare ai tarocchi,nonostante la mole di materiale che ci è pervenuto, si conoscono parecchi giochi in uso presso la civiltà Egizia ,ma niente che assomigli
A gioche di carte.
GRECIA: Basterà citare il filosofo Pitagora di Samo che visse dieci anni nei templi Egizi di Amon ed altri dieci anni negli ziggurat di Babilonia con i maghi caldei ed al ritorno in grecia riattivò l’oracolo di Delfi ed in seguito fondò la scuola esoterica di Crotone in Italia,nonostante fosse a conoscenza di tutti i rituali egizi e delle conoscenze di numerologia,astrologia,astronomia,cabala,cosmogoni a e geometria divina,nei suoi lavori orali e scritti nulla si può relazionare con i tarocchi.
CIVILTA’ ROMANA: Numerosi gli scrittori latini che ci hanno lasciato tutti gli aspetti della società romana per citarli tutti,ma basterà ricordare Cicerone che nel suo “de divinatio”descrive tutti gli oracoli conosciuti senza menzionare giuochi di carte o similari.
EUROPA:Tutti i trattati di magia,occultismo,hermetismo,alchimici,cabalistici, gnostici, a tutto il 1200 non menzionano giuochi di carte o cose simili.
1300/1400.
Nel 1369 il re di francia Carlo V proibisce tutti i tipi di giuoco nei giorni feriali ma non menziona giuochi di carte,ma nel 1397 il prefetto di Parigi aggiunge al decreto i giuochi di carte.
Nel 1377 il monaco tedesco Joannes Von Reinfeldem scrive un manoscritto relazionando sopra un giuoco do carte
Chiamato ludus cartarum e descrive 52 carte commentando che le figure servivano ad un giuoco educativo.
Si ha notizia della diffusione delle carte da giuoco in spagna,francia,italia anche se si tratta di carte prodotte e dipinte a mano.
1400/1500.
Nascono vari stili di carte chiamate tarocco,tarocchino,naibi, o trionfi,anche la quantità di carte varia da 52 a 97 e già all’epoca non si aveva una percezione della loro esatta origine ma sono usate dai nobili come gioco di società,
a questo periodo risalgono gli affreschi del castello di Issogne (aosta) e di casa Borromeo a Milano che raffigurano giocatori di carte,nel ducato di Milano nascono le carte dei visconti che sono giunte fino a noi.
Nella chiesa di s. petronio a Bologna san Bartolomeo da Siena tiene un sermone contro il vizio delle carte da gioco.
In questo periodo inizia l’emigrazione dei Gitani in Europa dall’india da dove sono scacciati da Timur Lang, conquistatore Islamico dell’india e gli europei chiamandoli gypse equivocarono la loro origine pensandoli originari dall’egitto.
1500/1600.
Nel 1526 Francesco Berni scrive a Venezia “capitolo del gioco tarocchi”dove questiona sul fatto che tarocco,tarocchino
Trionfo e minchiate erano in realtà lo stesso gioco.
Nel 1540 viene pubblicato il primo libro che si riferisce all’uso divinatorio dei tarocchi “le sorti” di Francesco Marcolini da Forlì, nel 1572, Girolamo Bargagli scrive a Siena “Dialoghi de giochi che nelle vecchie senesi si usando fare” dove descrive l’uso dei tarocchi.
Pietro Aretino scrive nel 1524 “le carte parlanti”,nel 1545 Flavio Alberti Lollio scrive “invettiva contro il gioco dei tarocchi”.
Di questo periodo segnalo anche le opere di Paracelso,cornelius agrippa, giordano bruno,michel de notredame,che pur non riferendosi ai tarocchi indicano come il secolo fecondo per gli studi occultistici,alchimistici,ed astrologi.
1700/1800.
Eccoci al secolo del rinascimento dei tarocchi,essi sono già diffusi e conosciuti ma ancora non accettati nei circoli esoterici ed occultistici anche perché in europa si è diffusa una febbre culturale della civiltà egizia,le piramidi,i geroglifici fanno volare l’immaginazione sembra che essi racchiudono tutti i segreti della vita,va anche notato che i geroglifici non sono ancora stati decifrati.
In questo clima entra in scena un personaggio particolare,Antoine Court De Gebellin (1725-1784) costui,pastore evangelico,studioso di storia,era convinto che i geroglifici fossero la lingua da cui erano nate tutte le lingue conosciute.
Un sabato pomeriggio è invitato ad assistere ad un gioco di tarocchi,e lui stesso che lo scrive nel suo libro “il mondo
Primitivo” e tra la sopresa dei presenti decreta di conoscere i tarocchi essendo un libro sacro scritto dal dio Thot,inciso su lamine e che si sarebbe salvato dalle fiamme per questa peculiarità,afferma anche che il nome tarocchi in egiziano significa tar=cammino e ro=re o reale, Gebellin diventò ricco e famoso e disegnò anche un mazzo di tarocchi stanamente somigliante ai marsigliesi e non con disegni egizi.
Un altro personaggio segue la sua scia,si tratta di Aliette meglio conosciuto come Etteilla, sembra che fosse un parrucchiere della corte francese ed amico di mlle Lenormand e Julia Orsini famose cartomanti,Etteila arrivò a scrivere che i tarocchi furono creati 171 anni dopo il diluvio universale,opera di ben 17 maghi tra cui discendenti di Mercurio e nipoti di Caino che ordinò a Thot di creare le lamine.
Beh! Se Gebellin affascinava la gente figuriamoci Etteilla, costui “inventava la lettura rovescia delle carte e disegnava un mazzo di tarocchi sempre rifacendosi all’iconografia dei marsigliesi.
1800/1900.
Qualche anno dopo un vero studioso di magia scrive sopra i tarocchi,Alphonse Louis Constant conosciuto come Elifas
Levi, frate francescano anche se non era stato officializzato dalla chiesa cattolica,ma come si sa l’abito fa il monaco,
Levi introduce per la prima volta l’origine ebraica dei tarocchi, ed afferma che da Mosè i tarocchi siano passati agli ebrei e relazionati con l’alfabeto ebraico e con la cabala,molti hanno trovato affascinante la proposta di Levi ed ancora oggi molti ordini esoterici seguono questa filosofia.
Levi esecrava le teorie di Gebellin e di Etteilla perché a suo dire i tarocchi avevano nomi ebrei e non egizi e li considerava avventurieri assieme alla Lenormand che lui definiva grassa e brutta ed alla Orsini che lui chiamava prostituta.
Nel 1822 venivano publicati i lavori di Jean Francois Champollion,decifratore dei geroglifici egizi tramite la stele di rosetta e si poteva evincere che quanto scritto da Gebellin era pura fantasia,non esistevano nella lingua egizia i nomi dei tarocchi e tanto meno la traduzione fatta da gebellin della parola tarocchi.

Tanto tuonò che piovve!!!finalmente appare il primo mazzo di tarocchi con disegni egizi!!! A disegnarlo e Gerard Encausse,medico spagnolo naturalizzato francese e conosciuto come Papus,studioso di occultismo,Papus ci ha lasciato u n interessante libro edito nel 1863 “le tarò de Bohemiens”dove Paus ci presenta una mistura di tutto quello che si conosceva fino ad allora,errando però nell’attribuire i tarocchi ai gitani e perseverando nel credere questo popolo originario dall’egitto,ma l’errore e spiegabile in quanto Papus aveva ripreso un lavoro di J. A. Vaillant “ la vera storia dei Bohemiens” alla fine tutti avevano ripreso lavori precedenti adattandoli al proprio pensiero,esattamente come accade ancora oggi con le innumerevoli teorie e rituali attribuiti ai tarocchi.
Con tutto.inesattezze a parte è innegabile che i lavori di questi personaggi hanno contribuito a mantenere vivo l’interesse per i tarocchi nel tempo ma voglio ricordare che il primo scritto che la storia ci trasmette sull’uso divinatorio dei tarocchi è Italiano ed è quello di Francesco Marcolini da Forlì.

BIBLIOGRAFIA
ENCICLOPEDIA DEI TAROCCHI-ENCICLOPEDIA DEI TAROCCHI
ALBERTO COUSTE'-LA MACCHINA PER IMMAGINARE
TRILOGIA DEI TAROCCHI-NEL NAIFF
ALESTEIR CROWLER-THE BOOK OF TAROT
MACGREGOR-POWER TAROT
MARIO MONTANARO-TAROCCHI SPECCHIO DELL'ANIMA
PAPUS- LES TAROT DES BHOEMIEN
BARBARA WALKER- THE SECRET OF THE TAROT
HAJO BANZHAF- AS CHAVES DO TAROT
ANTOINE COURT DE GEBELLIN- LE MOND PRIMITIVE
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda paris » mer set 15, 2010 12:14 pm

Caro Orfeo,

ma perchè hai fatto tutta questa dissertazione? Io credo che qualunque sia stata la civiltà che ha ideato i tarocchi, quello che veramente conta è l'evidente significato religioso/simbolico che ne sottende ogni lama fino a costituire un intero ciclo, una sorta di percorso iniziatico che si snoda attraverso un lungo processo di purificazione e di evoluzione interiore.

Ciao,
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda orfeo » mer set 15, 2010 6:10 pm

Esiste la storia e la protostoria, la protostoria e l'insieme di tradizioni orali tramandate di bocca in bocca, leggende, teorie e teoremi personali, la storia si basa invece su documenti verificabili da tutti quelli che vogliono sapere l'origine di una data cosa, ed in questo caso i tarocchi.
E dove sarebbe questa "evidente" religiosità dei tarocchi se non nella tua visione e tuo teorema, quali fonti puoi citare? inquale biblioteca posso andare a fare questa ricerca?
Nanni
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda paris » gio set 16, 2010 10:36 am

Caro Orfeo,

ti voglio precisare che partiamo da due punti di vista completamente diversi. Tu sei interessato al lato storico dei tarocchi, io invece ho posto l’accento su quello esoterico.
Nessun testo, compresi quelli da te citati, conoscono l’origine esatta né la datazione dei tarocchi. Che sia stato un italiano il primo a scriverne, non significa che non esistessero già in altre culture, o in un tempo precedente a quello dello scrivente.
Poi l’evidente religiosità dei tarocchi che tu non vedi è nei tarocchi stessi, pieni di simbolismi, di allegorie che rimandano a insegnamenti di diverse culture e religioni.
Questa non è la mia teoria, o visione, ma la teoria e gli insegnamenti degli studiosi dei tarocchi e ovviamente cito Camion fra gli altri.
Se navighi in questo sito, troverai degli spunti molto interessanti nella rubrica religioni, con 4 articoli che vale la pena di leggere. Ti consiglio di iniziare con quello che si intitola : “I tarocchi Camion, un viaggio religioso ed affascinante”.
Tu però non hai risposto alla mia domanda. Io non volevo essere polemica, mi aveva solo incuriosito il tuo post con la lunga dissertazione e mi ero domandata perché ti fossi premurato di scrivere la storia dei tarocchi.
Mi era sembrato che ti volessi convincere di qualcosa, sostenuto dalla “verità” storica.
Tutto qui. Semplice curiosità.

Ciao,
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda orfeo » ven set 17, 2010 6:14 pm

Ciao Paris, (hilton?) per costruyire unacsa si parte dalle fondamenta e non dal tetto, giusto? ed anche chi vuole studiare seriamente i tarocchi deve fare lo stesso, ossia conoscerne l'origine o quanto meno la loro storia accertata dai documenti pervenutici.
Hai ragione quando scrivi che al di la di quello che si sa, i tarocchi potrebbero essere esistiti in altre culture, ma fino a che non si troverànno documenti, referenze o altro materiale che ci darà altre informazioni vale quello che ci è pervenutò da qualche secolo, e questa e storia, iu potrebbero essere esistiti resta ipotesi e teoria, su questo penso di trovarti d'accordo.
E cara Paris, in quello che ci è pervenuto nulla relaziona i tarocchi con qualche forma di religione, gli arcani sono stati relazionati alla astrologia, alla numerologia, alla cabala ebraica (che non è una religione) all'occultismo, ma mai alla religione, ti ho chiesto di indicarmi dei testi o autori in merito, ed hai risposto in modo generico che sarebbe insegnamento di non meglio specificati " studiosi" fai soloil nome di Camion, ebbene discutiamo su Camion.
Prima voglio dirti che studio e faccio consulti da 15 anni, e di professionerchitetto, questo mi prta in giro per il mondo ed ho avuto modo di acquisire materiale (libri) mai editati in italia, ho assistito a diversi congressi di tarologia che periodicamente si tengono negli stati uniti ed in Brasile, ho quindi parlato con "veri studiosi di tarologia. se vorrai te ne citerò i nomi.
Chi è Camion? quali testi a publicato? che apporto ha portato allo studio dei tarocchi? nessuno, proprio nessuno, e arrivato alla notorietà a rimorchio di Jodoroski in quanto esperto informatico ed ha collaborato al restauro di un mazzo antico di tarocchi di marsiglia, trovato da Alessandro da un rigattiere in sud america, opera meritoria senz'altro, ma tutto qui, tiene dei corsi di tarocchi, ma questo non ne fà un caposcuola come Oswald Wirth, o Gustav Jang.
I tarocchi sono come un fuglio senza padre ma di cui molti padri rivendicano la paternità, alcuni per vanagloria, altri convinti ed in buona fede ma basta leggere il mio scritto per evincere quanti millantatori ci sono stai e ci sono in questa area. Al momento l'unico lavoro che spiega come gli arcani dialoghino tra di loro e con che li legge resta il lavoro di OSWAL WIRTH
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda Lunablu » ven set 17, 2010 6:26 pm

Caro Orfeo, oltre ad essere completamente d'accordo con Paris, vorrei aggiungere che la religiosità dei Tarocchi emerge evidentissima agli occhi dello studioso dei Tarocchi di Marsiglia stessi, poichè ne approfondisce il simbolismo, i riferimenti celati e di non immediata comprensione all'occhio del "profano" alle principali religioni del Globo (induismo, ebraismo, cristanesimo, shivaismo, buddismo, cosmologia egizia, mitologia greca ecc ecc). Quindi bisognerebbe conoscere in maniera approfondita la materia di cui si parla prima di attribuire visioni e teoremi (che non sono certo di Paris). Tu chiedi: "quali fonti puoi citare? in quale biblioteca posso andare a fare questa ricerca?". Puoi fare un corso di Tarocchi di Marsiglia Camoin ! :wink: :lol:
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda Lunablu » ven set 17, 2010 6:30 pm

Scusami caro? Orfeo, ma leggendo questo tuo nuovo post mi rendo conto che non conosci nulla di nulla nè di Camoin, nè del suo insegnamento. Come mai ce l'hai su tanto con lui ? L'invidia è una brutta brutta cosa sai... :roll: Lunablu
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda principe canaglia » ven set 17, 2010 7:36 pm

Buoni ragazzi, la classe non è acqua: diceva il mio professore di ginnastica delle medie!
Io in queste settimane ho in mano un'interessante scritto che aiuta la mia povera cultura, non so la vostra ma provo a suggerirvelo.
Talismano, di Graham Hancock e Robert Bauval, edizioni TEA.
Non è una dissertazione sui Tarocchi (per evitare spiacevoli equivoci, visto il mio nome!), ma ho trovato vari aspetti storici che non conoscevo e che aiutano a capire..... la necessità dei Tarocchi!
Per quel che riguarda certe etichette, sulle quali state dibattendo, da vera Canaglia: mi pare che siano solo presunzioni!
Hi! HI! HI!
Quando si vuole conservare un istante, c'è sempre il contributo del caso a rendere il tempo più prezioso! Hi! Hi! Hi
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda barumira » ven set 17, 2010 8:00 pm

Buonasera Orfeo, mi permetto di aggiungere la mia personale visione, a seguito di quanto gia' detto e da me condiviso con Lunablu e Paris. Trovo interessante il tuo meticoloso lavoro informativo e le nozioni che riporti, lo scambio di nozioni ..... il confronto e' sempre una buona cosa, ma l'aggressivita' con cui hai esposto il tutto e l'evidente astio lo trovo eccessivo, poco elegante, di cattivo gusto. :x Converrai che il modo migliore per farsi comprendere dall'altro... ho detto comprendere ovvero "prendere-dentro" e non solo farsi capire sia arrivare all'altro ed al suo mondo di convinzioni con garbo, utilizzando il prezioso strumento della comunicazione con diplomazia... ed entrando tu in questo forum come un uragano ......bhe' questo atteggiamento fuorvia il messaggio.
Ne convieni? Non e' falso moralismo, ne un rimprovero, ma vorrei capire il perche'.... :?
Attenderei la tua risposta, non evasiva come quella non data a Paris.
Smorziamo i toni e comunichiamo. :roll:

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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda orfeo » sab set 18, 2010 9:30 pm

la domanda era, chi è Camion? e quale è il contributo alla tarologia? era la mia risposta a Paris alla quale avevo chiesto dove potevo studiare quetsa supposta relazione tarocchi/religione, Paris rispondeva che era il pensiero tarologico di molti studiosi (non facendo nomi) e, bontà sua anche di Camion, ma dal momento che Camion non ha mia scritto un libro, dal momento che non ha mai publicato uno studio o una relazione,dal momento che nei congressi da me seguiti non è mai stato presente,ne tanto meno conosciuto nell'ambito dei tarologhi di fama mondiale, dal momento che i nomi che hanno portato conoscenze nuove sono ben altri, la mia domanda era e resta, chi è Camion?
anche a chiha poca dimestichezza con l'italiano appare evidente che è e resta una domanda e non una lesa maestà, un volere sminuire una persona, ne si tratta di arroganza od altro, semplicemente non posso accettare Camion alla stregua di Nei Naiff, il più eminente tarologo brasiliano, Michael Dumnet inglese, filosofo e sociologo autore di avanzati studi sulla trasmigrazione dei simboli, Giordano Berti, il più eminente studoso e conoscitore di tarocchi italiano, e potrei continuare ma non voglio tediarvi.
Si camion fa dei corsi ma questo non lo mette tra i grandi della tarologia, io stesso ho detto che è venuto ad una certa notorietà per il restauro effettuato con JODOROSKI di un mazzo antico di tarocchi di marsiglia, discendente da una famiglia che aveva una tipografia che stampava tarocchi,
Pilhipe aveva subito la perdita del padre in un incidente ed incapace di di elaborare il lutto, si era isolato nella casa paterna facendo l'eremita e comunicando con il mondo solo con una antenna parabolica che riceveva canali da tutto il mondo, ma con una grande difficoltà a comunicare con il prossimo fino alla conoscenza di Jodoroski che in un certo senso lo ha aiutato a ritornare nel mondo aiutandolo dal punto di vista psicologico e facendogli seguire dei corsi di tarocchi dello stesso Jodoroski, quindi come vedete stiamo parlando di una persona che ha avuto i suoi problemi e dal punto di vista umano tutta la solidarietà possibile, ma i caposcuola dei tarocch, sono ben altri, ad esempio Oswald Wirth che era riuscito a riunire e concretizzare le varie tendenze ed ad elaborare la teoria della struttura binaria, ternaria, settenaria e quaternaria, che sono le uniche strutture attraverso i tarocchi parlano tra di loro e con che li legge seconso questa organizzazione, ma di questo sciverò in seguito.
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda antenoride » dom set 19, 2010 9:12 am

Caro Orfeo, sei partito con una cannonata "l'origine dei tarocchi" recuperabile in una qualsiasi wikipedia, poi sei passato alle stilettate contro il sig. Camoin e alla fine sei passato alle punture di spillo contro noi furumisti.
Quale verità vuoi portare a noi poveri ed ottusi esseri umani ?
Ci stai forse dicendo che gli dei dell'olimpo non sono mai esistiti, perchè manca la documentazione certa della loro effettiva esistenza ?
Un pò di rispetto, dai....
ciao
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda Lunablu » dom set 19, 2010 5:42 pm

Senti Orfeo, la domanda nasce spontanea, ma come mai scrivi qui sul forum Camoin vista la bassa considerazione che hai dello stesso signor Camoin ? Ecco adesso che hai fatto ampio sfoggio di tutte le tue conoscenze riguardo alla Tarologia e hai edotto noi poveri ignoranti che abbiamo fatto i corsi della scuola Camoin, ti porgo i miei saluti, poichè d'ora in poi mi asterrò dall'aggiungere altri post a questa "dissertazione". Lunablu
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda Shirama » dom set 19, 2010 6:10 pm

orfeo ha scritto:la domanda era, chi è Camion? e.....) e, bontà sua anche di Camion, ma dal momento che Camion non ha mia scritto un libro, .... la mia domanda era e resta, chi è Camion?
.....
.
Orfeo


Ragazzi, tranquilli, non ce l'ha con Camoin, ce l'ha con Camion..perdonate se la battuta è scema, era per alleggerire...caro Orfeo, io non so leggere i tarocchi, ma condivido in pieno il parere (assai garbato) degli altri... qualsiasi discussione o confronto o condivisione del sapere sono più che benvenuti tra noi, da tutto c'è da imparare, ma una caratteristica che rende rende questo forum speciale è il garbo con il quale ci si rivolge gli uni agli altri.

continua pure a scrivere e condividere con noi il tuo sapere, ma fallo senza aggredire, qui siamo in pace, non facciamo la guerra contro nessuno...PEACE AND LOVE!!! :D
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda orfeo » dom set 19, 2010 6:21 pm

Si dice che il peggior sordo e chi non vuole sentire, non c'è l'hò con nessuno ne tanto meno con il Sig. Camoin, non ne avrei motivo.
Un Forum, derivato dal greco Agorà,è una piazza dove si incontrano persone di tutte le estrazioni, razze e idee diverse, ma se per esempio nell'antico foro romano si incontravano un greco ed un etrusco, secondo chi frequenta questo forum uno dei due avrebbe dovuto cambaire etnia per uniformarsi.
Si vuole sentire solo la campana che si conosce senza sentire altre campane?, è un forum publico e è solo per gli adepti adoratori di Camoin?
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Re: L'ORIGINE DEI TAROCCHI

Messaggioda paris » lun set 20, 2010 10:41 am

Caro Orfeo,

scusa se ti riporto fra noi poveri mortali, ma la domanda non era chi è Camoin, che noi conosciamo,(e tu molto meno, tranne quanto scrive Jodorowki su di lui) ma riguardava il simbolismo religioso (evidente) dei tarocchi.
Io ti ho citato Camoin fra i tanti, ma se vuoi i nomi, lo stesso Wirth che tu citi nella sua opera “I Tarocchi” esamina e spiega tutti gli aspetti occulti ed esoterici dei tarocchi risalendone alle origini della loro complessa simbologia e presentandone il lato alchemico, astrologico, magico-religioso ed esoterico moderno.
Eliphas Levi nel suo libro “Il Dogma dell’Alta Magia” (cui si rifà lo stesso Wirth e il suo maestro de Guaita) cita la chiave cabalistica e religiosa del tarocco riferita all’analogia con le 22 lettere dell’alfabeto ebraiche, che rappresentano i 13 dogmi e le 9 credenze autorizzate dalla religione ebraica.
I tarocchi egizi, sono pieni di riferimenti alle divinità religiose egiziane
Quindi i riferimenti alle religioni ci sono nei tarocchi. Riguardo Camoin, il suo libro uscirà verso la fine di ottobre, così ti potrai documentare se vorrai.
Mi colpisce molto il fatto che se sei uno studioso dei tarocchi, sei un po’ troppo chiuso mentalmente e poco elastico. E’ vero che ci sono tanti ciarlatani, ma non credi che i mezzi per diffondere una teoria oggi, non si limitano solo ai libri e alle conferenze? Un corso che illustra una teoria, o un sito internet non sono altrettanti validi modi per esprimere tesi? L'importante non è forse aprire la mente e analizzare tutte le possibilità? In un campo come questo, dove persino le origini dei tarocchi sono discusse, mi sembra riduttivo scartare delle tesi a priori . Puoi non essere d'accordo, ma è solo la tua opinione e non c'è bisogno di citare i grandi per dare una valenza o una maggiore importanza a quello che tu credi. Anche Galileo Galilei ha dovuto suo malgrado abiurare di fronte ai "dotti", e Giordano Bruno è stato arso vivo. Come vedi tutte le tesi hanno le loro antitesi, illuminate o meno.
I tarocchi, hanno più livelli di interpretazione, e personalmente penso che tutte le chiavi siano utili per capire questa complessa macchina metafisica.

Ciao,
Paris
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